Malattie da vettore degli animali da allevamento
Le malattie infettive trasmesse da artropodi vettori non colpiscono solo gli esseri umani, ma ovviamente anche gli animali, compresi gli animali domestici. Quando le malattie da vettore colpiscono gli allevamenti di animali produttori di alimenti, come bovini, ovini e suini, oltre a pregiudicare la salute degli animali, possono anche avere effetti sugli scambi commerciali di animali e dei loro prodotti.
L’aumento delle temperature medie, degli scambi commerciali e anche delle capacità diagnostiche hanno portato negli ultimi anni all’emersione di numerosi focolai di malattie da vettore che colpiscono gli animali da allevamento.
I vettori coinvolti sono soprattutto artropodi ematofagi come zecche, zanzare e alcune specie di mosche.
Ricordiamo alcune delle malattie da vettore che hanno interessato gli allevamenti in Italia negli ultimi anni:
- Bluetongue o febbre catarrale degli ovini: colpisce ovini e bovini, il vettore è un moscerino del genere Culicoides
- Lumpy Skin Disease o dermatite nodulare contagiosa: colpisce bovini e bufalini, i vettori sono zecche, zanzare e mosche pungitrici (come Stomoxys calcitrans)
- West Nile Disease: colpisce gli equidi (e gli uccelli selvatici) e può interessare anche gli esseri umani; il vettore è la zanzara del genere Culex
- Peste Suina Africana: colpisce i suini (e i cinghiali); le zecche possono essere vettore, anche se quella vettoriale non è la modalità principale di trasmissione.
In tutti questi casi, gli artropodi sono vettori biologici, cioè il virus compie il suo ciclo anche nell’insetto o nella zecca, ma non va tralasciato il possibile ruolo di insetti come vettori meccanici, cioè che si contaminano il corpo con il virus e possono trasmetterlo ad altri animali o trasportarlo a distanza.
In presenza di focolai di malattie da vettore confermati dalle autorità sanitarie scattano provvedimenti restrittivi sulla movimentazione degli animali nella zona interessata e l’obbligo di applicare misure di controllo, spesso normate da ordinanze regionali.
Queste misure di controllo spesso comprendono:
- Innalzamento delle normali procedure di biosicurezza
- Rimozione o riduzione dei ristagni d’acqua vicino all’azienda zootecnica
- Lotta ai vettori, ma anche a insetti e roditori in generale
- Trattamento dei mezzi di trasporto utilizzati per gli animali con prodotti biocidi insetticidi autorizzati
Esistono altre malattie da vettore che non sono ancora mai state rilevate negli allevamenti in Italia e che sono sottoposte a sorveglianza perché il rischio di introduzione è sempre presente.